
Oggi il turismo informato è alla ricerca dei sapori tipici, della qualità della lentezza nel gustare le golose fette di territorio enogastronomico che la nostra provincia può offrire.
Tuttavia la (legittima) voglia di promozione delle eccellenze dei nostri prodotti, a volte può generare malintesi gastronomici che rischiano di sminuire, se non danneggiare, l'importanza culturale e storica della cucina ferrarese.
Mi spiego.
Offrire, invogliare all'assaggio della Salamina da Sugo ha un senso relativo alla stagione in cui ci si trova.
Mangiarla, proporla nei menu d'estate può generare il rischio che la nobile pietanza non sia gustata appieno.
Infatti la stagione ideale per assaporare la Salama da Sugo è l'inverno, d'estate è ben poco indicata e potrebbe deludere chi l'assaggia per la prima volta.
Questo è un caso limite ma si nota sempre più spesso l'abitudine di proporre pietanze fuori stagione o mescolarle in maniera azzardata, vero che grazie alle tecniche di conservazione è possibile gustare quasiasi cosa tutto il tempo dell'anno ma è corretto ciò verso il turista, soprattutto quello meno informato?